Brasato al barolo

Il Brasato al Barolo è una ricetta storica della cucina piemontese. Un secondo piatto di carne il cui nome deriva dal termine brasare”: prima rosolato e poi cotto lentamente, in questo caso nell’omonimo vino rosso del Piemonte, con verdure e spezie. E’ proprio la lunga e lenta cottura che rende la carne di manzo tenerissima.
E’ un piatto perfetto da servire per il pranzo della domenica o i giorni di festa come il pranzo di Natale o Pasqua, accompagnato da un semplice purè di patate, polenta oppure patate al forno.
La ricetta che vi propongo è quella facile e super affidabile di Lydia Capasso, grazie ai suoi trucchetti riuscirete a fare in casa un brasato tenerissimo e succulento che si scioglie letteralmente in bocca!

  • Come pezzo di carne di manzo sceglietene uno di ottima qualità come il cappello del prete o roast-beaf di spalla.
  • La cottura deve essere lunga e lenta, circa 4 ore.
  • Scegliete un vino rosso di qualità che rilascerà tutto il sapore durante la lunga cottura. In alternativa al Barolo potete utilizzare un vino rosso profumato e corposo come il Barbera, il Nebbiolo o Barbaresco.

Ed ora non vi resta che prendere nota della ricetta per portare in tavola un brasato al Barolo tenerissimo e gustoso.

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BRASATO AL BAROLO

Porzioni 6

Ingredienti
  

  • 700-800 g di polpa di manzo cappello del prete o roast-beaf di spalla
  • 2 carote medie
  • 1 cipolla bianca grande
  • 1 costa di sedano grande
  • 600 ml di vino rosso Nebbiolo, barbaresco o Barolo
  • 1 rametto di timo
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 foglia di alloro
  • 3 bacche di ginepro
  • 1 pizzico di cannella
  • 1 arancia grattugiata
  • 1 pizzico di cacao amaro
  • 5 cucchiai olio extra vergine di oliva
  • sale

Istruzioni
 

  • Legate il pezzo di carne con lo spago da cucina per non fargli perdere la forma durante la cottura. Fatelo macerare per tutta la notte o almeno 6-8 ore nel vino con un mazzetto aromatico fatto con alloro, rosmarino, timo, ginepro. Aggiungete anche sedano, carota tagliati a pezzetti e la cipolla tagliata ad anelli. Unite la buccia grattugiata dell'arancia, una spolverata di cannella e di cacao. Tenete la ciotola con la carne ben coperta con pellicola in frigo. Se non avete tempo potete saltare questo passaggio e procedere direttamente alla cottura.
  • Togliete la carne dalla marinatura e asciugatela benissimo. Massaggiatela con un po' di sale, pepe ed un po' di zucchero di canna integrale. In un tegame dal fondo spesso mettete l'olio e fate rosolare a fiamma vivace la carne da tutti i lati in modo da sigillarla bene. Aggiungete la marinata al vino alla carne coprite la pentola con coperchio e portate a bollore. Abbassate la fiamma al minimo e fate cuocere a fiamma bassa per circa 4 ore sempre coperto girando di tanto in tanto il pezzo di carne per avere una cottura uniforme. A fine cottura togliete la carne dal sugo e chiudetela nella carta stagnola per almeno 15 minuti. Il riposo serve ad uniformare la temperatura ed i sapori e permetterà di tagliare le fette in modo preciso senza rompersi.
  • Togliete dal sugo il mazzetto di odori e spezie, con il minipimer frullate il fondo di cottura con le verdure fino a renderlo una crema (oppure potete servire le verdure con la carne). Fate restringere il fondo, aggiustate di sale e acidità magari aggiungendo un pizzico di zucchero o cannella. Eliminate lo spago dalla carne e tagliatela a fette di circa 1 cm, mettetele ad insaporire nel fondo di cottura, tenendole in caldo. Servite la carne nappata con la salsa e accompagnatela con purè di patate.

DOLCE VITA
Enrica

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